domenica 5 maggio 2013

GLI INDIFFERENZIATI



Sono un soldato 
combatto per la patria
come pure il mio nemico che
scaramuccia con mitraglia
abbiamo tutti una famiglia

Sono un uomo alle sbarre 
vivo papale nella gabbia
ero re leone fra picciotti
mi hanno tolto la savana

Sono un porporato 
come maestà nell’oro vivo
mentre prego coi fedeli 
nella città di uno Stivale

Sono un prete di borgata
ho una chiesa senza panche
con altare senza ceri
e con uomini d'onore
tra una folla di credenti

Sono emarginato di colore
ho per letto una panchina
in compenso ho il cielo azzurro
che mi guarda e mi sorride

Dal soldato al nemico
dall’onesto al galeotto
dal prete al cardinale 
dal barbone all‘accasato
tutti infanti siamo nati 
nel mistero della vita 

Ma l'uomo con la scure chi è 
si quello col cappuccio 
è un boia allo specchio
che l'anima ha venduto 

Eppure siamo uomini tutti uguali
agli occhi di Dio
con due gambe e due mani
che si mirano allo specchio
col rasoio e col pennello

2 commenti:

  1. Una serie di tipologie umane, raffigurate in immagini poetiche di raro spessore.Serbano problematiche diverse, nella loro esistenza, ma fanno tutte parte di un disegno di vita, che non le rende diverse di fronte all'innata saggezza di Dio.
    Versi molto apprezzati, un caro saluto Giovanni, silvia

    RispondiElimina
  2. Nella Luce Divina siamo tutti umani, anche se diversi. Grazie per il tuo pregnante commento. Ciao Silvia, buona giornata.

    RispondiElimina