domenica 14 aprile 2013

SENZA TE

 
negli invadenti archi
di nuova luce
la noia come la morte s’affaccia

solo ora m’accorgo
quella volta incontrandoti
che toccai felicità

eppure non quotavo
l’importanza
dell’ineffabile presenza

sai ora che preziosa sei
invano nei ricordi cerco
quegli occhi come il sole

d'azzurro zampillavano essi
su quella strada del ritorno
quando s’incrociavano con i miei

empatia d’amore nell’aria s'alzava
nel danzante cinguettio dell'amore

ora invece che nella noia
mi consumo ricordandoti
nei miei occhi lo spettro dell’inferno
atrocemente si specchia

1 commento:

  1. Si apprezzano sempre in ritardo, i dolci doni della vita, quando ormai sono irraggiungibili e
    quel senso d'inedia profonda, logora l'anima,
    intristita nel suo confini limitati...
    Rispecchia la realtà, questo magnifico poetare.
    Un caro saluto, Giovanni silvia

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