sabato 6 aprile 2013

QUANDO LA LUCE PRIMEGGIA NELLA NOTTE



Primeggia la luce nella notte 
io fra stelle aggrappato alla luna 
la via lattea delle comete inseguo 
ho appeso a scalfite mura 
un giaciglio di chiodi appiattiti

Di giorno fra nuvole bianche
come pura lana vergine mi fondo 
gente strana e goffa mi strattona
crede che sia un alieno d’altri mondi

Origliando l’affanno del mio respiro 
al di sopra d'un arco orizzontale 
dove senza macchie splende il sole 
m’accorgo che non c'è anomalia 
e contento navigo l'eterno mio nulla

Beata è l’immane dimensione 
tra dispotico mondo reo che condivisione 
d’empatico sentimento inibisce 
mentre qui da sempre vige

Nel congiungermi col divino nulla 
fendenti incomprensioni catapulto
purosangue ribelle d'implacabile spirito
mi disseta dall’arido generazionale

1 commento:

  1. Una dimensione eterea di luce, nella quale perdersi e godere dei suoi languidi effetti, al di fuori della realtà di vita quotidiana, dalla quale ci si allontana sempre più, per i toni discontinui e aggressivi che sa indossare...
    Ottimo lessico, e intense sensazioni, in una lirica assai suadente, nella sua lettura.
    Un caro saluto,silvia

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