Nell’anteprima che tutto accada
di un fragile cammin trocaico
atmosfera di profumi si sente
Artefice del rapimento artistico
tu donna sei come l’aria rarefatta
che imprigiona nobiltà d'animo
nel culmine d’un momento
Divinamente tu fragile sei
crogiolo di pazze menti
e gelo pungente di tramontana
per cuori in preda a frenesie
Sei tu donna concubina
compagna del piacere
o sei tu donna passionale
tormenta del desiderio
innanzitutto tu madre sei
concezione divina del frutto dell’amore
Oltre a santissima bellezza
tu pure dramma sei della gelosia
trasudando gentil sesso e lussuria
di giochi proibiti
nella piva sensualità di corte
Dovunque sei nell’esser donna
sei il culmine di una pentola bollente
che travasa gioia e amore
essiccando l'odio e la tristezza
e forse anche il viceversa
Sei la vetta di un monte innevata
alto quanto il Paradiso Terrestre
da cui scende il siero dell’esistenza
Sei nata per uomini con spade
conficcate nel perenne duello
succube magia del loro stesso martirio
nel duplicarsi in razze e popoli della terra
Oh donna tu sei di fonti un eterno avvicendarsi
in questo universale diluvio d’eterna vita
a te dono il premio Nobel di tutte le dottrine
di un fragile cammin trocaico
atmosfera di profumi si sente
Artefice del rapimento artistico
tu donna sei come l’aria rarefatta
che imprigiona nobiltà d'animo
nel culmine d’un momento
Divinamente tu fragile sei
crogiolo di pazze menti
e gelo pungente di tramontana
per cuori in preda a frenesie
Sei tu donna concubina
compagna del piacere
o sei tu donna passionale
tormenta del desiderio
innanzitutto tu madre sei
concezione divina del frutto dell’amore
Oltre a santissima bellezza
tu pure dramma sei della gelosia
trasudando gentil sesso e lussuria
di giochi proibiti
nella piva sensualità di corte
Dovunque sei nell’esser donna
sei il culmine di una pentola bollente
che travasa gioia e amore
essiccando l'odio e la tristezza
e forse anche il viceversa
Sei la vetta di un monte innevata
alto quanto il Paradiso Terrestre
da cui scende il siero dell’esistenza
Sei nata per uomini con spade
conficcate nel perenne duello
succube magia del loro stesso martirio
nel duplicarsi in razze e popoli della terra
Oh donna tu sei di fonti un eterno avvicendarsi
in questo universale diluvio d’eterna vita
a te dono il premio Nobel di tutte le dottrine
La donna, presa in poesia, nelle sue vesti più variegate ed espressive...quelle che appaiono all'anima sensibile di un uomo, nel suo cammino di vita.
RispondiEliminaTratti di emotività molto accentuati, in questa magnifica lirica, Giovanni, complimenti!
Buon sabato e un caro saluto,silvia
La donna è l'espressione più nobile della vita. E' stata ed è l'artefice dell'arte oltre che musa ispiratrice del pensiero poetico. Ricevuto dal sommo divino, questo dono superlativo, come una trottola, la donna disperde le sue essenze inebrianti, incantando e ipnotizzando esseri succubi di quel misterioso incantesimo, che signoreggia l'animo dell'uomo. Grazie per aver apprezzato molto questa mia lirica, cara Silvia. Ciao e... a presto!
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